Oggi è stato il primo giorno di scuola per molti bambini e ragazzi. Tra poco più di una settimana anche nell’istituto scolastico dei miei bambini suonerà la prima campanella che decreterà l’avvio del nuovo anno scolastico 2020. Per me, come credo per molte mamme, questo sarà un inizio particolare. Dopo mesi trascorsi in casa con due bambini piccoli sento davvero il bisogno di staccare un po’ la spina e riappropriarmi dei miei spazi. Ma d’altro canto ho anche tanti dubbi e tante paure. Sappiamo tutti cosa abbiamo passato durante i mesi in cui il Covid-19 ha colpito più duramente il nostro Paese. A ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico infatti, nonostante io e la mia famiglia abbiamo in parte ripreso la nostra routine quotidiana, ci sono ancora tante incognite che mi lasciano perplessa. Sono però fermamente convinta che i bambini abbiano tutto il diritto di tornare a scuola e stare insieme ai loro coetanei.
Cosa ci aspetta veramente?
Penso che questa sia una domanda che si sono posti molti genitori ed insegnanti. Purtroppo però credo anche che non ci sia una risposta univoca né tantomeno definitiva. Siamo più consapevoli e più attenti, o almeno dovremmo esserlo. So che, come ho fatto durante il lockdown, dovrò spiegare bene ai miei bambini cosa cambierà e su cosa dovranno fare attenzione sin dai primi giorni di questo inizio di anno scolastico. Sono contenta che possano nuovamente stare insieme ai loro compagni e possano riprendere le abitudini interrotte bruscamente a marzo. La scuola, infatti, non è solo un luogo un cui si imparano nozioni, ma è soprattutto il primo vero luogo di confronto che mette i bimbi in una situazione di parità e li abitua a relazionarsi con gli altri. Quindi, nonostante tutto, sono a favore di una ripresa della scuola in presenza.
Come spiegare ai bambini le nuove regole per stare a scuola.
I bambini hanno dimostrato di essere molto più bravi degli adulti a capire e ad affrontare le ristrettezze dovute alla pandemia. L’ho appurato con i miei figli. Nonostante siamo rimasti chiusi in casa per più di due mesi, Alice e Nicolò non hanno mai fatto i capricci per uscire. Ho cercato di creare per loro una nuova routine e si sono adattati senza lamentarsi. Hanno capito cosa stava accadendo e come questo piccolo mostriciattolo stava cambiando le vite di tutti noi. Alla fine del lockdown non è stato quindi difficile far capire loro he devono porre più attenzione, per esempio al parco quando giocano con gli altri bimbi o in giro quando ci troviamo in mezzo ad altre persone. Stessa cosa a scuola. Nicolò è ancora molto piccolo. Ha poco meno di quattro anni e non avrà l’obbligo di indossare la mascherina. Giocherà e imparerà anche se non so ancora con certezza come verranno organizzate le attività in classe. Per Alice, invece, sarà tutto nuovo. Inizierà la prima elementare, avrà nuovi compagni e nuove insegnanti con cui confrontarsi. Dovrà indossare la mascherina almeno fino al banco e dovrà stare attenta a mantenere le distanze. Come fare? Semplicemente spiegando in maniera chiara e diretta che il virus purtroppo non è ancora andato via e che deve porre attenzione alle regole fondamentali come stare distanti, tenere la mascherina, non scambiarsi le merendine o le matite e lavarsi le mani quando possibile.
Un kit per l’inizio del nuovo anno scolastico.
Alice ha soltanto sei anni e quindi so già che non sarà facile, quando io non sarò presente, fare in modo che rispetti le regole anti-covid. Ho deciso allora di renderle le cose più semplici, creando per lei un mini kit da tenere nello zaino per responsabilizzarla al rispetto delle misure contenitive. Lei ama ciò che luccica e ed è colorato, quindi le ho comprato una piccola pochette glitterata e insieme l’abbiamo riempita con tutto il necessario. Un pacco di salviette umidificate e disinfettanti, per pulire le mani quando sono sporche o le superfici in cui si appoggia. Un piccolo flacone di gel igienizzante da usare durante la giornata a scuola e infine una mascherina di ricambio. Pochi oggetti che mi sono serviti per spiegarle che deve stare molto attenta e che, almeno per il momento, non potrà stare troppo vicina ai suoi nuovi compagni. Potrà comunque parlare con loro, scherzare e giocare quando gli insegnati lo consentiranno, ma con le dovute distanze. Per il momento, nonostante queste raccomandazioni, sembra entusiasta di iniziare questo nuovo anno scolastico, anzi a dire la verità non vede l’ora.
Da mamma invece ammetto che ho un pizzico di paura per questo nuovo inizio. Cercherò di attuare tutte le disposizioni richieste, come misurare la temperatura prima di andare a scuola e tenere i bimbi in casa in caso di sintomi influenzali. Sono fiduciosa però e voglio credere che le cose si sistemeranno. Nel frattempo faccio tutto ciò che mi è possibile per semplificare il loro ingresso a scuola. Avere paura è una cosa normale, ma è giusto ripartire. Voi cosa ne pensate? Alcune mamme che conosco hanno optato per tenere i bambini in età prescolare a casa. Voi invece come state affrontando l’inizio del nuovo anno scolastico?

Cosa ne pensi?