Essere mamma è una scelta. Una di quelle che ti cambia la vita e dalla quale non si torna indietro. Una decisione che segna una linea tra chi eri e chi sarai. Da ragazza con mille aspettative in cui al centro ci sei soltanto tu e le tue esigenze, a donna che ha come assoluta priorità i propri figli e i loro bisogni. Almeno così è stato per me. Da quando, con mio marito, ho deciso di avere i miei bambini la nostra vita è completamente cambiata. In meglio si intende, nonostante qualche momento di difficoltà. Io ho desiderato e avuto i miei figli e sono grata per questo. Mi rendo conto, però, che non sempre la scelta di avere dei bambini è così immediata e semplice. Anzi. Tante, troppe variabili entrano in gioco quando si decide di diventare genitori. In questo post voglio affrontare un argomento di cui secondo me non si parla mai abbastanza: le difficoltà di essere mamma.
Abbiamo davvero le stesse opportunità degli uomini?
Oggi si discute tanto di parità di sesso, di quote rosa, di pari opportunità. Giusto, giustissimo. Dare l’opportunità ad ogni donna di avere le stesse possibilità di accesso al mondo del lavoro, alla politica, alla vita sociale. Sono ormai lontani i tempi in cui la donna veniva relegata al ruolo di casalinga, di madre, di moglie. Ma è davvero così? E’ vero che oggi noi donne abbiamo le stesse identiche opportunità degli uomini e che veniamo trattate alla loro stessa stregua quando si tratta di lavoro fuori casa e di gestione familiare? Beh, secondo me non proprio. Almeno credo che non sia così per chi oltre ad essere donna è anche una mamma.
Manca un reale supporto alla maternità
Decidere di avere dei bambini, come di non averne è una scelta che spetta a ciascuna donna. Ma questa decisione non deve dipendere dalla possibilità di perdere il lavoro e di non poter conciliare un’occupazione professionale fuori casa con la crescita dei propri bambini. E’ lecito che una donna, se non sente il desiderio di diventare mamma, continui la sua vita senza doversi sentire addosso il peso di questa scelta. Ma è altrettanto lecito per chi vuole avere figli che ci siano le condizioni socio-economiche che la sostengano in questo percorso. Oggigiorno troppo spesso le mamme devono barcamenarsi fra lavoro, casa e famiglia senza un’adeguata rete di supporto sociale. Nasce così un divario fra chi può fare affidamento sulla propria famiglia, nonni, zii o amici, e chi invece può contare soltanto sulle proprie forze.
Mamme equilibriste
Le difficoltà che le mamme devono affrontare si sono moltiplicate a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-19. Save the children ha affrontato l’argomento in un Rapporto intitolato “Le equilibriste, la maternità in Italia nel 2020”. Già, perché è proprio questo che le mamme devono fare: mantenere in equilibrio casa, lavoro e figli. All’interno di questo studio vengono elencati gli aspetti che influiscono e che determinano la scelta di avere oppure no dei bambini. Molte donne sono costrette a rinunciare ai loro desideri materni a causa delle difficili condizioni economiche e sociali. Mancano asili nido, occorrono più scuole a tempo pieno, più flessibilità lavorativa per le mamme, almeno nei primi anni di vita dei loro bambini. Invece nella maggior parte dei casi le donne lavoratrici si ritrovano a dover scegliere fra la carriera e il lavoro da una parte e la possibilità di avere dei bambini dall’altra. Molte donne, a fronte della maternità, sono costrette a dimettersi perché non riescono a conciliare il lavoro con la cura dei bambini.
Siamo più istruite ma guadagniamo meno
Esiste un giorno, simbolico, che segna ogni anno il momento in cui le lavoratrici smettono di guadagnare rispetto ai loro colleghi uomini. E’ la Giornata europea per la parità retributiva, lo scorso anno è stata celebrata il quattro novembre. Questo significa che noi donne, pur lavorando quanto gli uomini, per circa due mesi l’anno lo facciamo gratis. Un dato che fa pensare, soprattutto se pensiamo che siamo più istruite degli uomini. Infatti in Europa la percentuale di donne laureate supera quella degli uomini. Eppure non riusciamo a ricoprire agevolmente ruoli apicali, specialmente in ambito accademico. Ciò è influenzato anche dagli stereotipi che ancora oggi incastrano la donna a ruoli di cura familiare.
Aiutare le mamme per incrementare l’economia
Stiamo vivendo uno dei periodi più difficili della storia recente. Combattiamo ancora con un nemico invisibile che ha cambiato le nostre vite. Affrontiamo ogni giorno una crisi economica che ha gettato tantissime famiglie nella povertà assoluta. Bisogna ripartire e, anche se potrebbe sembrare superfluo in questo momento, sostenere l’occupazione delle mamme è invece uno dei passi fondamentali per aiutare le famiglie in difficoltà e i loro bambini. Credo che ogni mamma debba cominciare a prendere coscienza di questo e che debba contribuire a cambiare le cose. Bisogna insistere a rientrare o rimanere nel mondo del lavoro e pretendere più aiuti e più sostegno.
Ogni donna deve avere la possibilità di decidere autonomamente se dedicarsi completamente ai suoi bambini o lavorare anche fuori casa. Deve però essere una scelta libera e non forzata dalla mancanza di alternative e di condizioni adatte a sostenere il lavoro femminile. Personalmente, quando ho deciso di avere i miei bambini a distanza di soli due anni l’uno dall’altra, ho preferito, visto che avevo precedente perso la mia occupazione, di rimanere a casa e crescerli a tempo pieno almeno per i primi anni della loro vita. Adesso sono pronta a rimettermi in gioco. Mi rendo conto però che le difficoltà sono tante. Qual è la tua storia? Riesci a conciliare lavoro e figli o sei ancora in cerca di un’occupazione adeguata al tuo ruolo di mamma?

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